Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.
CHRISTOPHER VOGLER
Christopher Vogler è un celebre scrittore, saggista e consulente di sceneggiatura, noto in particolare per il suo libro *Il Viaggio dell’Eroe*, un’opera che si è affermata come un vero e proprio punto di riferimento per scrittori, sceneggiatori e narratori di ogni parte del mondo. Il suo lavoro ha avuto un'influenza profonda e duratura nel campo della narrazione, poiché offre una comprensione chiara e accessibile di come costruire storie avvincenti. La sua teoria si basa principalmente sugli studi del mitologo Joseph Campbell, il cui celebre saggio *L’eroe dai mille volti* ha avuto un impatto straordinario nel campo della narrativa. In questo lavoro fondamentale, Campbell analizza il concetto di "monomito", una struttura narrativa universale che si ripete in miti, leggende e racconti di diverse tradizioni culturali e che esplora il viaggio di un eroe che attraversa una serie di prove, trasformazioni e rivelazioni. Vogler ha preso a cuore questi concetti e li ha adattati al contesto contemporaneo, offrendo ai creatori di storie gli strumenti per scrivere trame che risuonano profondamente con il pubblico grazie alla loro connessione con archetipi e temi universali.
Nel viaggio dell'eroe, ogni personaggio svolge un ruolo fondamentale nella crescita del protagonista e nello sviluppo della storia.
L'eroe è il fulcro della narrazione, colui che affronta il viaggio e, attraverso prove e sfide, evolve fino a raggiungere la propria realizzazione. Spesso inizia il suo percorso con esitazione o inconsapevolezza, ma il cammino lo trasforma profondamente. Ad accompagnarlo c’è il mentore, una guida saggia che gli fornisce insegnamenti, strumenti e consigli per affrontare le difficoltà. Questa figura può essere un maestro, un mago o un anziano saggio che aiuta l'eroe a trovare la sua strada.
A ostacolare il suo cammino si presenta il guardiano della soglia, un personaggio che lo mette alla prova prima di concedergli di proseguire. Questo ruolo può essere incarnato da un nemico, da un alleato esigente o persino da un conflitto interiore. Ma la vera minaccia è rappresentata dall'ombra, l'antagonista principale della storia, che può assumere le sembianze di un individuo malvagio oppure manifestarsi come una paura profonda che l’eroe deve affrontare per completare il suo viaggio.
Nel percorso, l'eroe non è mai solo. Al suo fianco c’è l’alleato, un compagno fedele che lo sostiene emotivamente e fisicamente, fornendo aiuto nei momenti critici. Ma non tutti i personaggi sono chiari e definiti nei loro intenti: il mutaforma è una figura ambigua, capace di passare dall’essere un alleato a una minaccia e viceversa, incarnando l’incertezza e il cambiamento.
A dare inizio all’intero viaggio è l’araldo, colui che introduce la chiamata all’avventura e spinge l’eroe a uscire dalla sua quotidianità per affrontare l’ignoto. Infine, c’è il trickster, il giullare o ingannatore che porta caos nella storia. A volte aiuta l’eroe, altre volte lo complica, ma il suo ruolo principale è quello di spezzare la monotonia, offrire leggerezza e insegnamenti inaspettati.
Queste figure archetipiche, con le loro funzioni ben definite, danno vita a una struttura narrativa senza tempo, rendendo le storie avvincenti e universali.